Il Marchese di Roccaverdina
impedire di fare a modo suo. Santa e martire pure essa la cognata, col marito che pensava soltanto ai levrieri da far correre, vestito come un burattino
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la legnaia e la pagliera da far andare in fiamme tutta la casa, se qualcuno vi avesse buttato un zolfanello acceso! E la scala! Buia, storta, non
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condizione in cui la famiglia era caduta per colpa del padre. Costui aveva voluto vivere sempre da signore, senza far niente, indebitandosi, vendendo a
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all'avvocato di non farsi più vedere in casa Roccaverdina. «Insomma, dottore, non si può far nulla? Dobbiamo stare a guardare?» Lo zio don Tindaro avrebbe
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c'era qualcuno che osava di fargli osservare che si era fatto sempre così, da Adamo in poi e che era meglio continuare a far così, il marchese alzava
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gli era parso e piaciuto. Si sentiva meglio di un re in casa sua. Comandava ed era obbedito più di Vittorio Emanuele che non poteva far niente
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terre già schiumavano, inverdivano, frettolose di far germogliare i semi delle erbe d'ogni sorta rimasti addormentati e inoperosi tra le zolle
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così. Non siete contenta che sia stato così?» Oh, se era contenta! Egli però non poteva far a meno di rammentare, di paragonare; e Zòsima gli appariva
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riusciti a far breccia nell'animo di lui, a vincerne la repugnanza di prender parte alle lotte municipali, quantunque, secondo la sua espressione, non si
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traditori, tutti avevano bevuto il vino vecchio; e il cavalier Pergola che voleva far prendere una sbornia a don Aquilante, l'aveva presa invece lui
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voscenza il padrone? Che bisogno c'era di ammazzare? ... È stato il destino! Chi credeva di far male? Ah, Signore! Ah Signore! ... ». Ella si
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ripeta il miracolo di far rimanere le botti sempre piene, come quella sotto cui lo avevano sepolto i suoi assassini per nascondere il loro delitto
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, deciso di tirarsi un colpo di revolver alla tempia. Due volte era stato sul punto di far scattare il grilletto; e perciò, trovatosi inattesamente
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. «Qualche giorno mi scoppierà una vena del petto! Vogliono far le cose a modo loro! E se uno non sta loro addosso come un aguzzino, gli rubano fin l'aria
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fermava a gambe larghe, in mezzo alla via, quasi argine, per far passare a giusta distanza le due file della processione che accennavano a serrarsi
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si allontanasse rapidamente, ed egli non potesse far nulla per arrestarlo o richiamarlo. E quel senso di tristezza che gl'invadeva il cuore era tanto
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nella stanza, esclamò: «Marchese, figlio mio, sei contento? Avremo finalmente la pioggia!». Infatti lampeggiava e tuonava da far credere che tra poco
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stoffa grigia e coi mezzi guanti di filo dello stesso colore alle mani scarne e affilate, la baronessa era entrata senza far rumore dall'uscio a cui
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pioggia. Non possono far piovere cotesti signori? ... Mi stupisco che un uomo intelligente e dotto come voi si perda dietro a tali fandonie. Volete una
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far ridere la gente. Questo matrimonio sarà una bella occasione per riconciliare tutti.» «Lo pensavo anch'io, zia. In quanto ai vestiti e al corredo
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fosse vero, eccellenza!» «Se non fosse vero non ve lo direi. Bisogna ripulirsi, mamma Grazia, per far piacere alla bella padrona che verrà qui.» «Mi
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isolato. Ma quel vecchio testardo voleva star conficcato là per far dispetto al marchese ... » «Ah! ... Non posso pensarci! ... Mi sembra che ci sia la
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far tacere l'intima voce che minacciava di elevarsi tanto più forte, quanto più egli cercava di soffocarla. «Come fanno tutti?», riprese don Tindaro
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per far riprendere a colei l'antico posto, e scacciarne chi vi era divenuta legittima signora. E fissava, con sguardi diffidenti, la cesta dove poteva
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potenti delle stesse leggi umane e divine. Ho fatto male, come tanti altri; non mi accorgevo di far male. Eppure volevo impedirmi di arrivare fino
Accademia della crusca
